ACCADEMIA NAZIONALE
DELL'OLIVO E DELL'OLIO
bandiera italiana dell'accademia dell'olivo e dell'olio

Tornata in Friuli Venezia Giulia - 26-27 Maggio 2017

 

Il Friuli Venezia Giulia non è, tra le regioni italiane, tra quelle che evocano l'immagine della produzione olivicola, ed in effetti la produzione non è certo paragonabile a quella delle regioni del Centro e Sud Italia, tuttavia esiste una produzione piccola, ma in costante espansione, che suscita un notevole ed appassionato interesse tra i produttori della Regione.

Questa piccola produzione era stata sempre presente, poi venne praticamente azzerata in seguito a due forti gelate e rimase, decisamente residuale nell'area Triestina.

Un impulso importante si ebbe alla fine degli anni ‘70 con la riapertura del frantoio di Trieste, mentre nell'area friulana, la ripresa iniziò all'inizio degli anni '80. Con il ripristino degli oliveti intorno all'Abbazia di Rosazzo. In seguito, l'Ente Regionale per lo Sviluppo Agricolo (ERSA) diede ulteriore impulso alla reintroduzione di questa coltura nel panorama agricolo regionale.
Oggi questa attività coinvolge più di 200 aziende per complessivi circa 600 ha.

Numerose sono le iniziative relative all'olivicoltura ed all'olio in Regione: tra queste va annoverata “Olio e dintorni”, giunta quest'anno alla sua tredicesima edizione, organizzata ad Oleis, presso Manzano (UD), nell'ambito della quale, quest'anno si è organizzata una Tornata dell'Accademia Nazionale dell'Olivo e dell'Olio, che si è sostanziata in un convegno che si è svolto nella giornata del 26 Maggio ed alcune visite tecniche che si sono svolte il giorno successivo.

Il Convegno è stato introdotto dal prof. Lanfranco Conte dell'Ateneo Udinese e dopo gi indirizzi di saluto di Annamaria Chiappo, Presidente dell'Associazione ARCOLEIS e del prof. Paolo Ceccon, direttore del Dipartimento di Scienze Agro Alimentari, Ambientali ed Animali, il convegno, moderato da Giovanni Cattaruzzi, è iniziato con il saluto dell'Accademia, portato dal Vice Presidente prof. Edo Rugini dell'Ateneo della Tuscia ed è proseguito con la relazione del prof. Raffaele Sacchi  dell'Università “Federico II°” di Napoli, che ha avuto come argomento “Olio extra vergine di oliva, menù mediterraneo e sostanze bioattive”.

Il prof. Sacchi  ha evidenziato la sapienza arcaica e la vera e propria magia molecolare dell'uso dell'olio extravergine in cucina non solo come ingrediente da usare a crudo ma come elemento-chiave nella cottura degli alimenti per preservarne aroma e componenti benefici per la salute dell'uomo.

E' quindi seguita la relazione del prof. Claudio Giulivo dell'Università di Padova, “Caratteristiche e problemi dell'olivicoltura del Nord-Est” che ha descritto l'olivicoltura del Nord est come una vera e propria corsa ad ostacoli, rappresentati da:

  1. scelta delle cultivar,
  2. modello e gestione di oliveto,
  3. gestione dell'oliveto,
  4. raccolta,
  5. post-raccolta,
  6. trasformazione,
  7. educazione del consumatore,
  8. commercializzazione, ponendo l'accento anche sui problemi di trasferimento tecnologico dei risultati della ricerca.

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Locandina


 

 

 

Lanfranco Conte
Dipartimento di Scienze Agro Alimentari, Ambientali ed Animali
Università degli Studi di Udine

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