ACCADEMIA NAZIONALE
DELL'OLIVO E DELL'OLIO
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La ricerca pubblica per limitare la diffusione della Xylella fastidiosa

Attività di ricerca pubblica volti a limitare e/o ridurre la diffusione della Xylella fastidiosa.

Non si arresta l’avanzamento della Xylella fastidiosa subsp. pauca ST 53 in Puglia. Secondo l’ultimo report di novembre 2022 sono state rilevate ben 119 nuove piante infette nell’area tra Polignano e Monopoli. La campagna olivicola 2022 ha registrato, infatti, una riduzione del 70%. Ad essere maggiormente colpite le province di Lecce e Brindisi. Nonostante, la costante attività di monitoraggio per il contenimento del batterio, previste dal Piano d’azione della Regione Puglia, rimane elevato il rischio fitosanitario su tutto il territorio pugliese e nazionale. Per tale ragione, sono state stanziate nuove risorse dal Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) in collaborazione con il Dipartimento delle Politiche Europee ed Internazionali dello Sviluppo Rurale per finanziare progetti di ricerca volti a limitare e/o ridurre la diffusione della Xylella fastidiosa, in attuazione del decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali n. 207631 del 9 maggio 2022. Tali progetti riguarderanno cinque linee di ricerca:

Linea 1 – Facility nazionale per lo Screening Varietale e azioni di miglioramento genetico per la selezione di una nuova generazione di piante di interesse agrario resistenti\tolleranti a Xylella fastidiosa;

Linea 2 – Indagini e prove per individuare metodi di controllo di Xylella fastidiosa;

Linea 3 – Indagini e prove di controllo degli insetti vettori;

Linea 4 – Ottimizzazione delle tecniche di diagnosi della presenza di Xylella fastidiosa su matrici vegetali e su insetti vettori: controllo e diagnostica;

Linea 5 – Modelli di gestione agronomica del materiale resistente.

 

I protagonisti di tali attività di ricerca saranno il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA), il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) – Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante, l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, l’Università della Tuscia, l’Università degli Studi del Molise, Campobasso Dipartimento Agricoltura, Ambiente e Alimenti, l’Università degli Studi di Torino Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari e l’ Università degli Studi di Palermo-Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali che lavoreranno in modo sinergico per contrastare la diffusione di questa grave epidemia che sta colpendo l’olivicoltura italiana.

 

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