di Maria Lisa Clodoveo
Da anni imperversa un vivace dibattito scientifico su quale sia l'interazione tra il consumo di macronutrienti, carboidrati, proteine e lipidi, e l'incidenza dell'obesità che va oltre ciò che ciascun individuo assume e dipende dai meccanismi fisiologici quali l'appetito, la termogenesi e il metabolismo. Oggi abbiamo compreso che questi meccanismi sono fortemente influenzati dal genotipo (il patrimonio genetico di ogni individuo) e dal microbiota (popolazione di microrganismi che colonizza l’apparato digerente di ognuno di noi) e questa complessità spiega come mai la risposta metabolica ad una combinazione di nutrienti possa essere assolutamente individuale. Sicuramente il peso corporeo e l'adiposità dipendono dall'equilibrio energetico guidato dall'assunzione di macronutrienti che producono energia e dal dispendio energetico legato all’attività fisica parte integrande di stili di vita sani come la Dieta Mediterranea. Anche se è universalmente condiviso che carboidrati, proteine e lipidi forniscano tutti e tre energia (4 calorie per grammo di carboidrati o proteine. 9 calorie per grammo di lipidi) una buona notizia viene dagli studi scientifici per tutti gli appassionati di olio extravergine di oliva! Un gruppo di ricercatori spagnoli ha dimostrato l'obesità è significativamente più diffusa tra coloro che consumano olio di girasole rispetto a coloro che consumano olio extravergine d'oliva.
Una parte dell’effetto è dovuto all’acido oleico che innalza il senso di sazietà, aumenta il tasso di ossidazione postprandiale e l'attività lipolitica degli adipociti, avendo anche un effetto termogenico. Questo studio apre anche una nuova prospettiva rispetto agli acidi grassi polinsaturi omega -6 (a cui appartengono l'acido grasso essenziale acido linoleico e i semiessenziali acido gamma linolenico, acido diomo-gamma-linolenico e acido arachidonico) che, se presenti in eccesso nella dieta possono addirittura trasformare l’effetto benefico legato all’assunzione di piccole dosi in un effetto negativo, compromettono il metabolismo degli omega 3.
L’altra parte dell’effetto “anti-obesità” dell’olio extravergine di oliva è dovuta alla senza di molecole polifenoliche, che fanno aumentare la bio-diversità dei batteri intestinali favorendo la crescita dei batteri buoni, modulando gli acidi grassi a catena corta prodotti dal microbiota, capaci di migliorare il metabolismo del colesterolo e il sistema immunitario. I polifenoli dell’olio extravergine di oliva possono svolgere un ruolo nel contenimento dell’aumento di peso promuovendo il senso di sazietà.
Soriguer, F., Almaraz, M. C., Ruiz-de-Adana, M. S., Esteva, I., Linares, F., García-Almeida, J. M., ... & Rojo-Martinez, G. (2009). Incidence
of obesity is lower in persons who consume olive oil. European journal of clinical nutrition, 63(11), 1371-1374.
Farràs, M., Martinez-Gili, L., Portune, K., Arranz, S., Frost, G., Tondo, M., & Blanco-Vaca, F. (2020). Modulation of the gut microbiota
by olive oil phenolic compounds: implications for lipid metabolism, immune system, and obesity. Nutrients, 12(8), 2200.
ATTENZIONE: Le informazioni sulla salute contenute in questo articolo sono presentate al solo scopo informativo/divulgativo e in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente.
Prof.ssa Maria Lisa Clodoveo
Dipartimento Interdisciplinare di Medicina
Università degli Studi di Bari
https://www.uniba.it/docenti/clodoveo-maria-lisa
Cellulare 334 605 3 605